La Nazionale italiana dell’arco olimpico torna a Cantalupa per iniziare a preparare la stagione all’aperto 2018. Al raduno, in programma dall’8 al 14 marzo, sarà presente anche il nuovo Direttore Tecnico Mauro Berruto.
Inizia la corsa verso la stagione all’aperto della Nazionale Italiana di tiro con l’arco. Dopo gli ottimi risultati nell’indoor l’Italia inizierà il suo percorso in Coppa del Mondo con la prima tappa dal 23 al 29 aprile a Shanghai. L’appuntamento dell’anno saranno i Campionati Europei Targa di Legnica in Polonia dal 27 agosto all’1 settembre, senza dimenticare i Giochi del Mediterraneo di Tarragona, in Spagna, dal 22 al 24 giugno.
Il primo raduno per iniziare a preparare le prossime gare internazionali inizierà l’8 marzo e si concluderà il 14 marzo. A Cantalupa arriverà anche il nuovo Direttore Tecnico Mauro Berruto, all’esordio in un Raduno della Nazionale, ma già profondo conoscitore del Centro Federale dopo le visite effettuate nell’impianto piemontese durante le scorse settimane.
Lo staff tecnico ha deciso di spezzare in due il gruppo, i primi tre giorni saranno dedicati agli uomini mentre dall’11 al 14 marzo toccherà alle donne.
Nel settore maschile i convocati saranno gli atleti dell’Aeronautica Militare David Pasqualucci, Marco Galiazzo, Marco Morello, Michele Frangilli, Mauro Nespoli e Amedeo Tonelli. Insieme a loro ci saranno Yuri Belli (Arcieri Aquila Bianca), Federico Musolesi (Castenaso Archery Team) e Massimiliano Mandia (Fiamme Azzurre).
Tra le donne risponderanno alla chiamata dello staff Lucilla Boari (Arcieri Gonzaga), Vanessa Landi (Arcieri Montalcino), Tatiana Andreoli (Iuvenilia), Tanya Giada Giaccheri (Compagnia d’Archi), Loredana Spera (Arcieri del Sud), Jessica Tomasi (Aeronautica Militare) e Claudia Mandia (Fiamme Azzurre).
Insieme al neo direttore tecnico Mauro Berruto lo staff a Cantalupa sarà composta dal Responsabile Tecnico Wietse Van Alten, dai tecnici Ilario Di Buò, Matteo Bisiani e Natalia Valeeva, dai fisioterapisti Andrea Rossi e Chiara Barbi, dal preparatore fisico Jacopo Cimmarrusti e dal medico Federale Arrigo Giombini.