La compagnia del Sagittario senza più una casa.
Un comunicato che giunge dal territorio dovrebbe sempre raccontare eventi positivi, progetti, attività, insomma una vita, almeno quella arcieristica, vissuta sempre con il semaforo verde. Questa è una storia come chissà quante altre già vissute nel nostro paese da chissà quante altre società sportive e forse neanche la peggiore: una società con una storia ultracinquantennale nata e cresciuta attraverso la passione ed il sacrificio dei soci, una società che nel territorio, specie quando il territorio è una città di tre milioni di persone, non significa solo attività agonistica ma polo di aggregazione e non solo sportiva perché lo sport è cultura, è formazione del cittadino; delle strutture nate nel tempo che ora, per meccanismi giuridico-edilizi che non ci permettiamo di mettere neanche in discussione e certamente inoppugnabili ma che affiancano ecomostri a pensiline di una piazzola di tiro, criminali che uccidono l’ambiente e ragazzini che tirano frecce, vengono demolite e la Compagnia Arcieri Sagittario - Dlf Roma si trova dall’oggi al domani senza una casa; una Federazione niente può fare e nulla viene chiesto se non solidarietà, ascolto e dare voce.