Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'esperienza del Delegato Fitarco della provincia di Napoli relativa ai Giochi Sportivi Studenteschi
L’ESPERIENZA DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI ALLA SCUOLA MEDIA STATALE GUIDO DORSO DI SAN GIORGIO A CREMANO
Il Delegato provinciale della F.I.T.ARCO di Napoli, in una sezione del programma che ha proposto, da realizzare nel prossimo quadriennio olimpico, ha presentato a tutte le A.S.D. della provincia e comunicato al Presidente Regionale, ha dedicato uno spazio alla questione del proselitismo sostenendo, tra l’altro, che occorre destinare maggiore attenzione alle opportunità offertaci dai Giochi Sportivi Studenteschi (GSS).
Ha rappresentato alle Associazioni in questione che i nostri giovani associati sono dei ”cavalli di troia” ovvero, per nobilitare il concetto, dei nostri primi “ambasciatori” che hanno la funzione di facilitare l’incontro tra il tiro con l’arco e la scuola.
Un facile lavoro congiunto che vede impegnati direttamente gli arcieri/studenti, i loro genitori e le A.S.D. del territorio.
Dai dati a disposizione nonché in occasione di alcune visite presso Associazioni e ha avuto modo di constatare quanti sono i ragazzi in età scolare.
E’ rimasto sorpreso che alla domanda rivolta ai Presidenti se avessero informato i ragazzi dell’opportunità di partecipare ai GSS la risposta è stata negativa.
Risposta in forte contrasto con l’interesse positivo manifestato degli stessi ragazzi e dei genitori-accompagnatori presenti nelle loro palestre nell’informarli dell’esistenza dei GSS.
Lo scarso interesse delle A.S.D. ai GSS è stato motivato con il fatto che si tratta di una manifestazione del mondo della scuola che non prevede, come per il Trofeo Pinocchio, l’obbligo di tesseramento degli arcieri alla F.I.T.ARCO.
Si è dell’idea, invece, che i “vantaggi” per le A.S.D. siano molteplici.
Il primo è quello del far conoscere e promuovere il nostro sport.
Il secondo è quello di avvicinare i professori ed i dirigenti scolastici delle scuole alla nostra disciplina.
Il terzo è di “abituarli” al dato che oltre il calcio, la pallavolo, il basket e l’atletica c’è anche il tiro con l’arco.
Il quarto è “abituarli” al tiro con l’arco in modo tale che se dovesse esserci la necessità di chiedere una palestra, per i propri allenamenti, non occorrerà iniziare da zero per farsi conoscere e far comprendere che uno spazio può essere concesso anche agli arcieri.
Il quinto è che è un modo concreto per avvicinare i giovani al tiro con l’arco, in uno spazio ed in una situazione protetta ed “economica” per le famiglie. Uno spazio di sperimentazione e di iniziazione che permette, tra l’altro, alle A.S.D. una prima selezione per far scaturire dal gruppo degli incuriositi quelli che si appassionano al nostro sport.
Le uniche due Associazioni delle dieci presenti sul territorio, che da anni si propongono alle scuole come partner per i GSS, sono l’A.S.D. Arcieria Partenopea e l’A.S.D. Ferraioli Archery.
Le altre otto Associazioni, anche quest’anno, non si sono attivate, sicuramente per motivi legittimi, non promuovendo tra i propri arcieri i GSS.
Questo ultimo dato lascerebbe supporre che la parte del progetto sul proselitismo, proposta dal Delegato provinciale, sia inapplicabile, considerata la risposta negativa ottenuta.
Questo dato, però, è smentito dall’esperienza, non ancora conclusasi, tenutasi presso la Scuola Media Statale Guido Dorso di San Giorgio a Cremano (NA).
In effetti si è provato a verificare se le motivazioni addotte dalle A.S.D., del tipo “i professori non sono interessati” o “sono cose che organizza la scuola non noi” avessero un loro fondamento.
Qui di seguito l’esperienza sul campo di una piccola famiglia composta da tre persone/arcieri.
Una delle tre, Flavia, è in prima media.
Si è provato ad impegnarla come “ambasciatrice” rappresentando ai propri professori che ella è un’arciera e che vorrebbe partecipare ai GSS.
In seconda battuta, la madre, Marianna, si è presentata a scuola per perorare la causa della figlia perché la Scuola aderisse ai GSS anche per la disciplina del tiro con l’arco.
In terza battuta, in assenza di un interesse ad attivarsi ovvero di un’impossibilità di tempo da dedicarsi a questa attività da parte dell’A.S.D. ove Flavia è iscritta, in carenza di iniziativa, si è attivato il Delegato della provincia di Napoli della F.I.T.ARCO nonché compagno di Marianna, promuovendo diversi proficui colloqui con il Professore di educazione fisica, Federico Pisciotta, referente per i GSS, e con la Dirigente scolastica.
In un tempo fisiologico si è addivenuti all’accordo di inserire il tiro con l’arco come disciplina promossa dalla scuola.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità, in particolare, della Scuola e dei suoi Professori Pisciotta e Rosario Castaldi; della F.I.T.ARCO nazionale e regionale per il materiale fornito; delle A.S.D. Arcieri di Montemiletto e A.S.D. Club Napoli per il prestito di un battifreccia e di un cavalletto a testa; dell’istruttore di tiro con l’arco Vincenzo Masucci, assistito da Marianna Rogazzo e dal Delegato provinciale Domenico Paonessa che, tra l’altro, hanno contribuito fornendo tutte le frecce necessarie agli allenamenti ed alle gare.
Hanno aderito alla proposta e sono stati seguiti per circa due mesi, per due incontri a settimana della durata di un’ora, trenta studenti.
Le lezioni hanno risentito del poco materiale a disposizione che ha costretto i ragazzi a lunghe attese per poter usare l’arco per pochi tiri, nel poco tempo messo a disposizione dalla scuola, impegnata anche in altre discipline per i GSS.
Il risultato è stato, malgrado queste limitazioni, più che soddisfacente.
Le attese degli studenti sono state compensate con tempi riempiti con esercizi con pezzi di camere d’aria di biciclette e tiri mentali che hanno ottenuto risposte e risultati aldilà delle aspettative a conferma che se si è convinti del cosa si sta proponendo si ha maggior possibilità di essere ascoltati e di ottenere riscontri positivi anche da neofiti.
Alla fase provinciale tenutasi il 3 maggio 2013, si sono avuti due secondi posti nelle classifiche individuali e due argenti anche nelle classifiche a squadre.
Altri risultati. Diversi ragazzi hanno iniziato ad acquistare accessori per arcieri. Qualcuno ha comprato anche il suo primo arco. Cinque “arcieri” in procinto di iscriversi presso una delle nostre A.S.D.. Il mancato perfezionamento delle iscrizioni è dovuto alla scelta di ci è stato vicino ai ragazzi di non forzare alcuno perché si iscrivesse ad un associazione e soprattutto al dato che non si è voluto fornire alcun “suggerimento” ai ragazzi del dove iscriversi.
L’unica indicazione data è stata di consultare l’home page della pagina F.I.T.ARCO ed utilizzare il giusto link per decidere, con serenità, con i propri genitori, se e con chi tesserarsi.
Nei ragazzi si è riscontrato entusiasmo, capacità di ascolto e di assimilare, voglia di apprendere e di sperimentare. Capacità di essere squadra e di essere di sostegno reciproco. Tutti, tranne Flavia, erano alla loro prima esperienza di gara e di gruppo.
In conclusione, questo singolo aspetto (promozione del tiro con l’arco nel proprio territorio) del più articolato ed ampio programma e metodo di lavoro proposto dal Delegato provinciale per promuovere la nostra disciplina, sperimentato sul campo, ha prodotto risultati con indicatori misurabili.
Le A.S.D. che non si attivano per promuovere il tiro con l’arco attraverso i GSS sono legittimate a farlo ma certamente non si coglie un’occasione di crescita collettiva.
Basta attivarsi per scoprire che si può incuriosire trenta ragazzi e continuare l’attività, dopo due mesi, con la metà di essi che ti ascolta e ti segue anche se sa in anticipo che in un’ora di allenamento forse potrà impugnare un arco solo per alcuni minuti.
Un percorso ancora più facile da continuare nel prossimo anno scolastico, con i ragazzi di prima e di seconda già coinvolti nel progetto e con i prossimi iscritti alle prime classi.