Importanti riconoscimenti ieri per Natalia Valeeva e Marco Pedrazzi che hanno ricevuto dal Sindaco di Modena "la Bonissima" e "il Grosso".
Un binomio, quello formato da Natalia Valeeva e Marco Pedrazzi, che non poteva sfuggire all’amministrazione di Modena e che ieri in municipio, il sindaco Giorgio Pighi e l’assessore Antonino Marino, hanno voluto omaggiare con due importanti riconoscimenti: la Bonissima e il Grosso.
La campionessa azzurra, dieci titoli iridati in carriera e per ben 6 volte titolare alle Olimpiadi (1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012), abita a Montale Rangone ed è tesserata con la Compagnia Arcieri Re Astolfo di Carpi.
Pochi giorni fa a Rimini si è laureata campionessa italiana indoor assoluta, titolo che ha conquistato per la settima volta da quando nel suo passaporto è inciso il marchio della Repubblica Italiana. Sì, perché Natalia è russa: ”Moldava, da quando l’unione sovietica si è divisa” sottolinea lei, ma cittadina italiana da tanto.
Da quando si è sposata con l’ex azzurro Roberto Cocchi. Insieme hanno tre bellissimi figli: un maschietto e due gemelle. Natalia è anche un’ottima sarta tanto da cucire lei stessa gli stemmi FITARCO sulle divise della squadra femminile per i mondiali: “Mi sento fortunata perché nonostante non sia più giovanissima e abbia tre figli, posso continuare a fare il mio sport allenandomi quotidianamente senza problema. Questo anche grazie all’aiuto del Comune, della FITARCO e del mio allenatore che mi è sempre vicino. Nel tempo ho imparato a “trasformarmi” per poter essere una buona madre, una buona moglie e un’ atleta. Non riesco a stancarmi di vincere e l’aiuto più grosso viene proprio dai miei figli e da mio marito. A Londra è stata una torta mangiata senza ciliegina, ma la preparazione atletica da adesso in poi è tutta incentrata sulle prossime olimpiadi in Brasile per completare la mia carriera. Anche i prossimi europei indoor in Polonia e i mondiali in Turchia sono una prova molto importante e uno stimolo nuovo per fare sempre meglio”.
Parte del merito del successo internazionale di Natalia, va anche al Maestro di Sport Marco Pedrazzi. Tesserato FITARCO dal 1967 ed istruttore in Accademia Militare a Modena nel tiro con la pistola dal 1981 al 1990. Ha ricevuto in gennaio di quest’anno per
la seconda volta nella sua lunga carriera di preparatore, il titolo di “Allenatore dell’anno” da parte della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco. Ha partecipato a 4 olimpiadi con la squadra paralimpica di cui è tecnico federale ed una con i normodotati. In totale, ha portato a casa a Modena, 6 medaglie d’oro, 6 d’argento e tre medaglie di bronzo. A Londra 2012, come Respinsabile Tecnico del Settore Para Archery, Pedrazzi ha portato sul podio Ellisabetta Mijno che ha sfiorato il primo posto nello scontro diretto con l’iraniana Zahra Nemati, oltre a godersi la medaglia d’oro che ha chiuso la carriera di Oscar De Pellegrin. Tante anche le medaglie raccolte nei vari mondiali disputati in giro per il mondo. A Marco Pedrazzi si deve anche la fondazione della compagnia Arcieri Aquila Bianca che gestisce con la figlia Elena e la moglie Maurizia e che è l’unica società dedita al tiro con l’arco a Modena. Tra adulti e giovanissimi, la compagnia conta oltre una quarantina di persone che si alternano tra il pomeriggio e la sera in palestra o al campo di Saliceta San Giuliano.
Grazie alla sua preparazione, sono molti gli atleti delle province limitrofe che si contendono il tecnico della Nazionale per avere ragguagli tecnici e farsi correggere quegli errori che, per un maestro esperto come lui, vede appena l’arciere incocca la freccia: “Questi riconoscimenti arrivano dopo tanti anni di lavoro e dedizione a questo sport che non mi stanca mai di dare soddisfazioni. Inizio la mattina in tuta allenando Natalia, poi nel pomeriggio i giovanissimi della Società o gli studenti delle scuole che partecipano al progetto della Federazione, per poi finire con gli atleti che frequentano la palestra alla sera. Nell’ambito della Nazionale ci stiamo preparando con la squadra paralimpica femminile per i mondiali di novembre a Bangkok e chiederemo al Comune di Modena di ospitarci nelle palestre in città per preparare le atlete che sono impegnate per questo importante appuntamento visto che le condizioni meteo di quel periodo non favoriranno di certo l’ingresso delle carrozzine nei campi all’aperto. Alla mia età mi piace ancora vincere e con autocritica mi sono reso conto degli errori fatti dalla mia squadra a Londra. Ma voglio
l’oro alle prossime olimpiadi di Rio de Janeiro e farò del mio meglio per portare questa medaglia a casa”.