Da Firenze a Londra, è iniziata la rincorsa ufficiale degli Azzurri al sogno Olimpico e Paralimpico. Ecco le emozioni e intenzioni degli atleti del tiro con l'arco intervistati in occasione della presentazione delle squadre Fitarco che saranno protagonis
Nessuna previsione e non si tratta di scaramanzia. L'Italia del tiro con l'arco arriva da quattro Olimpiadi in cui si è sempre potuto festeggiare una medaglia. L'argento di Nespoli, Galiazzo e Di Buò a Pechino, l'oro di Galiazzo ad Atene. E andando ancora indietro, l'argento di Frangilli, Di Buò e Bisiani a Sydney e il bronzo di Frangilli, Bisiani e Parenti ad Atlanta.
Per proseguire nel sogno, pardon nella serie, a Londra ci saranno Galiazzo, Nespoli e Frangilli ma anche Valeeva, Tomasi e Lionetti, ovvero una nazionale che arriva da campione del mondo e che ovviamente molti temono.
Ma il tiro con l'arco è una disciplina che ha visto aumentare negli ultimi 4 anni notevolmente il livello delle Nazionali.
E allora quando per determinare un podio può bastare una freccia o, peggio, un colpo di vento, ecco che diventa impossibile fare previsioni.
"L'unica certezza -sottolinea il presidente federale, Mario Scarzella - è che la Federazione, lo staff tenico, gli atleti hanno fatto tutto al meglio per arrivare all'appuntamento nelle condizioni ideali per giocarci le nostre chance".
Chance che secondo Marco Galiazzo sono tante: 'siamo forti, se tutto va per il verso giusto possiamo vincere. Per me sarà l'Olimpiade della consapevolezza, dovrà cercare di pensare il meno possibile e tirare come so fare.'
Sulla stessa linea di tiro del primo storico oro dell'arco azzurro ci sarà il veterano Michele Frangilli: 'Proverà a considerarla una gara come le altre anche se so che non lo sarà. Le medaglie di Atlanta e Sydney mi sono rimaste nel cuore ma non si vive di soli ricordi...'
Per Mauro Nespoli sarà la seconda volta dopo la medaglia di Pechino, il più giovane degli arcieri azzurri non vede l'ora di cominciare: 'Parto con due grandi atleti, l'obiettivo è quello di migliorare il risultato della scorsa Olimpiade.'
Se Marco Galiazzo rappresenta la punta di diamante azzurra tra gli uomini, lo stesso ruolo spetta di diritto a natalia Valeeva, che a Londra proverà l'emozione a cinque cerchi per la sesta volta: 'Ogni olimpiade è come la ciliegina su una torta mangiata per quattro ani. L’oro di Torio ci ha fatto capire che abbiamo lavorato bene, faremo il massimo: lo spirito è buono, cercheremo di vincere.'
L'esperienza di Natalia Valeeva potrà essere d'aiuto per chi per la prima volta provaerà l'emozione dell'Olimpiade: 'non so ancora come reagirò però voglio continuare a sognare. La convocazione è solo il primo dei traguardi.'
La terza azzurra olimpica sarà Pia Leonetti rientrata in squadra al fotofinish: 'è stata una corsa lunga e impegantiva, ho lavorato tantissimo per esserci e per gustarmi i tanti tifosi che verranno a sostenerci.'
I primi tifosi della due squadre saranno le riserve che dall'Italia saranno pronti a tutto. 'Sono onorato di esser dietro a Galiazzo, Frangilli e Nespoli, penserò nei prossimi quattro anni a come scalzarli.' Queste le parole di Luca Melotto, a cui fanno eco quelle di Guendalina Sartori: 'Ho dato tutto per la maglia azzurra sono la quarta e sono contenta, la medaglia di Torino mi darà una marcia in più per ripartire.'
Tutte le parole dei protagonisti sono riascoltabili nei video qui sotto linkati, pubblicati sul canale video youtube della Fitarco. Da Scarzella fino a De Pellegrin, passando per gli 8 azzurri delle squadre maschile e femminile, presenti al completo in occasione della presentazione nella magnifica cornice di palazzo Vecchio e Piazza della Signoria, a Firenze.