STUTZMANN, L'ARCIERE SENZA BRACCIA, NELLA STORIA - Giornata di medaglie nel pomeriggio per il Compound Open maschile individuale. L'Italia era assente dopo l'eliminazione ai 16esimi di Matteo Bonacina e ad arrivare a giocarsi il titolo paralimpico, quasi fosse il lieto fine di una incredibile favola di sport, ci è arrivato lo statunitense Matt Stutzman, famoso nel mondo arcieristico e non solo come "The Armless Archer", l'atleta che ha saputo tracciare con la sua incrollabile resilienza la via degli arcieri privi di braccia. L'istrionico campione a stelle e strisce, 41 anni e una vita ricchissima di disavventure e aneddoti, aveva già annunciato che quella di Parigi sarebbe stata la sua quarta e ultima Paralimpiade. Dopo aver vinto l'argento individuale a Londra 2012, un anno dopo il suo debutto internazionale, un mondiale a squadre nel 2015 e un mondiale individuale nel 2022, è arrivato all'Esplanade des Invalides con un unico obiettivo: chiudere con l'oro paralimpico la sua storia d'amore con l'arco compound.
E non è meraviglioso quando la realtà supera sogni e fantasia?
Lo show di Stutzmann è nelle prestazioni e nelle sue reazioni dopo ogni volée e al termine di ogni sfida. La finalissima è infatti arrivata dopo aver dato spettacolo con due spareggi, il primo agli ottavi contro Forsberg (Fin) con un 10 che supera quello dell'avversario spaccando letteralmente il crocino al centro del bersaglio dopo il 141-141 e poi, dopo aver battuto ai quarti il vicecampione mondiale MacQueen (Gbr) 143-142, vince con un 10 di riga il secondo shoot off in semifinale contro il cinese He: 148-148 (10-9).
Basta così? Macché, l'atto finale contro l'altro cinese, Ai Xinliang, si tramuta in una vera e propria corsa al 10 che porta al lieto fine di questa favola: Stutzmann, l'uomo senza braccia che ha insegnato a tutti quanto sia facile (?!) tirare con l'arco con i piedi, si è portato a casa l'agognata medaglia d'oro paralimpica con un percorso da far invidia agli arcieri "normodotati" che si conclude con quattro 30 e un 29: Ai Xinliang, oro a squadre a Rio 2016 e bronzo individuale a Tokyo 2020, mica uno qualunque, è costretto ad arrendersi. La sfida si conclude sul 149-147 col tripudio dei tifosi, i salti di gioia e le lacrime di Stutzmann, che si inchina verso un pubblico, a dir poco gratificato per aver assistito alla performance di un campione capace di scrivere col suo piede tutto fare un'altra meravigliosa pagina di storia dello sport.
BRONZO AL CINESE HE - Nella finale per il bronzo a vincere la medaglia all'ultima freccia è l'altro cinese in gara, He Zhao che, sotto di un punto al termine della terza volée, riesce a ribaltare la situazione nelle ultime due frazioni di gioco superando di una sola lunghezza l'indiano Rakesh Kumar (146-147) con due "perfect score" consecutivi che rendono vani il 28 e il 30 del suo avversario.
Nel complesso, il livello delle sfide, è stato davvero stratosferico.