Conclusi i tiri di prova ufficiali, l'Italia è pronta per le 72 frecce di ranking round di domani che definiranno i tabelloni degli scontri diretti individuali, a squadre e mixed team.
Chiara Rebagliati sarà la prima atleta dell'Italia Team a scendere in campo in questi Giochi Olimpici. Alle ore 9:30 l'arciera savonese sarà sulla linea di tiro insieme alle altre 63 partecipanti. Queste le sensazioni dell'azzurra, prima del via alla competizione: "Ora sono abbastanza tranquilla, abbiamo provato entrambi i campi di gara e quello del primo giorno, che utilizzeremo per le frecce di ranking round, è abbastanza intimo, sono solo 32 paglioni, quello che sarà importante è prendere bene il via per poi andare sul campo centrale che rispetto a Tokyo sarà pieno di pubblico e questo sarà un aspetto in più da valutare per me. Sarò la prima in assoluto a gareggiare qui a Parigi per l'Italia ma sarò pronta, purtroppo non siamo riusciti a qualificarci con la squadra e quindi un pensiero va anche alle mie due compagne con cui siamo andate vicinissime alla qualificazione. Qui è tutto incredibile, dal villaggio al campo, passi davanti a tanti posti bellissimi, è molto emozionante, la location di gara poi è qualcosa di unico. Ieri abbiamo tirato nello stadio delle eliminatorie e finali con pioggia e vento, oggi la condizione era ottimale e speriamo sia così anche domani per l'esordio. Rispetto a Tokyo mi aspetto una gara più matura da parte mia, inutile negare che sono qui per provare a portare a casa una medaglia".
Nel pomeriggio anche il terzetto azzurro ha svolto i tiri di prova ufficiali. Da domani si fa sul serio: alle 14,15 saranno Mauro Nespoli, Federico Musolesi e Alessandro Paoli a tirare le 72 frecce con l'intento di ottenere un buon tabellone in vista delle eliminatorie.
Queste le parole di Mauro Nespoli: "L'attesa è finalmente terminata, è stato un anno molto impegnativo, questo campo e questa splendida location rendono ancora più gustose le frecce che andremo a tirare. Quando diciamo agli altri atleti azzurri che iniziamo prima della cerimonia di apertura rimangono tutti abbastanza stralunati ma a noi serve per rompere il ghiaccio. Sarà sicuramente un campo ventoso e lo abbiamo già visto nei tiri di prova, le tribune alte direzioneranno il vento contro gli arcieri, le frecce andranno quindi più basse, ma potrebbero esserci anche dei cambi di direzione perché il campo è molto grande, dovremo stare attenti. L'obiettivo è sempre quello di tornare a tirare per la medaglia in tutte e tre le competizioni: squadra, individuale e mixed team, io ci credo ed è un risultato alla portata, vincerà chi ci crederà di più. Sarò contento se dalla prima all'ultima freccia riuscirò a gestire il gioco come voglio io. Ho avuto la fortuna di avere dei maestri di assoluto livello come Ilario Di Buò, Marco Galiazzo e Michele Frangilli, qui sarò io a dover dare i consigli ai miei compagni che sono all'esordio e anche a Chiara che dovrà fronteggiare per la prima volta anche il pubblico dopo la prima Olimpiade a Tokyo".
Ad affiancare Nespoli, i due azzurri, entrambi esordienti, ma con la voglia di dimostrare sul campo tutte le loro qualità. Queste le parole di Federico Musolesi: "Sto vivendo sensazioni stupende soprattutto negli ultimi due giorni, con l'arrivo sia sul campo che nel villaggio olimpico diciamo che è cambiato qualcosa rispetto a prima quando comunque ero molto tranquillo. Godersela è sicuramente un obiettivo essendo la mia prima Olimpiade, però poi in campo si va per andare il più avanti possibile, sia nella prova a squadre che nell'individuale. La figura di Mauro Nespoli, con la sua esperienza, è fondamentale qui, ma è stato indispensabile anche nei quattro anni precedenti: lui è quell'arciere che può farti fare tanta strada, i suoi racconti di Olimpiadi e non solo ci caricano, basta vedere come si allena e con quale passione continua a tirare, è un vero esempio. Io voglio riuscire ad affrontare l'Olimpiade come tutte le altre gare importanti, voglio lavorare su di me e su quello che abbiamo preparato, quella è la strada, non dipende da chi incontri, ma prima di tutto da te stesso".
Queste le sensazioni vissute da Alessandro Paoli a poche ore dal via: "L'approccio inizialmente è stato molto teso soprattutto negli ultimi giorni prima di partire, poi quando siamo arrivati a Parigi mi sono rasserenato. Il campo di allenamento è bellissimo, il turno unico di tiro di sicuro è rilassante, mentre per quello che riguarda il campo delle finali è più coperto, oltre ad essere molto grande, e abbiamo notato che avremo sicuramente vento contro, un fattore da gestire al meglio. Separare la testa dal contorno che c'è nella fase di tiro non è per me facile, ci sto lavorando ormai da un anno e spero di raccogliere i frutti del lavoro in questa mia prima Olimpiade. Ieri, quando abbiamo tirato nello stadio delle finali, devo dire che è andata bene, ora devo consolidare quello che ho fatto in tutto il percorso per arrivare fino a qui. In questo momento i miei compagni hanno molta fiducia in me e non posso deluderli".