Le ambizioni di Marcella Tonioli per i tricolori Indoor "Mi trovo a mio agio sulla linea di tiro di RiminiFiera, punto a cogliere di nuovo un bel risultato che mia la spinta per un 2022 da protagonista"
Ha messo in bacheca già cinque scudetti indoor, l’ultimo in ordine di tempo nel 2019 proprio in riva all’Adriatico a due anni di distanza dal precedente centro, per poi salire sul secondo gradino del podio nel 2020 (superata nella sfida decisiva da Irene Franchini) e mettersi al collo il bronzo dodici mesi fa nella
gara che incoronò Paola Natale. Basterebbe solo questo per dire che Marcella Tonioli nella divisione compound è una delle pretendenti al successo nei 49esimi Campionati Italiani Indoor, in programma da giovedì 24 a domenica 27 febbraio nei padiglioni B5-D5 di RiminiFiera. Un appuntamento al quale una delle punte di diamante del tiro con l’arco azzurro, nata a Portomaggiore il 31 maggio 1986 ma ormai senese d’adozione dopo il matrimonio con Leonardo Ceccarini, arriva sulla scorta dei quarti di finale raggiunti agli Europei indoor, in svolgimento fino a sabato 19 a Lasko, in Slovenia.
“Quella di Rimini è una delle location dove mi trovo più a mio agio e i risultati ottenuti nel corso degli anni stanno a dimostrarlo – conferma la portacolori degli Arcieri Montalcino – considerando anche i successi colti nell’Italian Challenge a coppie miste nel 2016 e 2018. Come condizioni di luce, temperatura e situazione ambientale direi che i padiglioni della Fiera sono l’ideale per una manifestazione di tale portata e non a caso sono ormai diversi anni che la Federazione la sceglie come sede dei Tricolori indoor. Stavolta sono collocati in calendario subito dopo gli Europei al coperto: ci arrivo con
buone sensazioni, nell’ultima gara prima della rassegna continentale ho ottenuto ad Albenga il mio personale e quindi affronto questi importanti impegni che chiudono la stagione indoor con un ottimo spirito, carica e pronta a dare il massimo con l’intenzione di portare a casa un bel risultato, non dico niente di più per scaramanzia. Rivali? Sicuramente Elisa Roner e Irene Franchini, le altre due convocate per gli Europei, e poi il resto delle atlete nel giro della Nazionale. Anche se ai Campionati Italiani indoor non sono mancate a volte le sorprese, con qualche exploit di giornata”.
Da oltre dieci anni Tonioli è ai vertici visto che sono datati 2011 i titoli italiano ed europeo indoor, ma anche il trionfo ai Mondiali Targa di Torino nel mixed team
in coppia con Sergio Pagni, con cui ha concesso il bis due anni più tardi. A livello individuale l’atleta ferrarese si è aggiudicata nel 2016 la Coppa del Mondo compound (prima donna in Italia a riuscire in questa prestigiosa impresa) a Odense, in Danimarca, dopo essersi messa al collo il bronzo alle Finali di Istanbul nel 2011 e l'argento a Parigi due anni dopo, stagione in cui ha conquistato pure l’oro a squadre agli Europei indoor a Rzeszow (Polonia). E con la Nazionale azzurra ha centrato un argento a squadre agli Europei indoor 2019 e poi l’estate scorsa un bronzo a squadre agli Europei di Antalya (Turchia).
“La mia storia con l’arco parte da lontano, alle scuole medie in un piccolo paese in provincia di Ferrara ed era uno degli sport che ci facevano fare, cosa che mi affascinava molto – racconta Marcella -. Poi, quando frequentavo le superiori, nel maggio del 2003 andai a vedere una gara e da lì cominciò l’avventura frequentando il corso. Per i primi cinque anni ho tirato con l’arco olimpico, poi a Lagosanto mi hanno proposto di far parte della squadra compound e quella è stata la svolta perché ho sentito un feeling diverso. E in poco tempo ho scalato le graduatorie e già l’anno dopo sono stata selezionata per la gara di valutazione del Gruppo Nazionale. Agli Europei indoor ho vinto il titolo individuale, centrando l’argento nella prova a squadre, quindi sono arrivati il record del mondo e tante altre soddisfazioni, con emozioni e momenti indimenticabili. Sinceramente non mi aspettavo di raggiungere certi livelli di eccellenza, in Italia e in ambito
internazionale; il mio scopo era quello di divertirmi in questo sport, in un ambiente a me vicino e in cui avevo ed ho l'opportunità di incontrare persone che con me condividono la stessa genuina passione”.
Ecco perché quando c’è da tirare una freccia, lei non indietreggia mai. “Il tiro con l’arco mi ha cambiato la vita e il mio modo di essere, forgiando il carattere –
riconosce -. Sono una persona fondamentalmente molto timida e il praticare questo sport mi ha consentito di superare queste mie difficoltà e gli ostacoli
nel relazionarmi con gli altri. Mi permette di avere tante amicizie, che durano nel tempo, una delle quali ad esempio con Marcello Tozzola, che ritroverò sicuramente nello staff dei volontari a Rimini… Per me tendere la scocca e scagliare le frecce è un formidabile anti-stress, specialmente nei periodi grigi e più complicati: mi aiuta a scaricare le tensioni ed è insomma una cura per tutto”.
Come ogni agonista che si rispetti, comunque, la campionessa del compound ha sempre fame di successi. “Nel 2022 punto a partecipare alle quattro tappe di
Coppa del Mondo e alle gare dell’European Gran Prix che iniziano in primavera, con l’obiettivo di riuscire a risalire sul podio nelle competizioni all’aperto.
Proprio per riuscirci sto dedicando molto più tempo che in passato all’allenamento, anche se ogni tanto do una mano a mio marito al lavoro nel suo
distributore di carburanti. Oltre all’arco la mia grande passione è la musica, che ascolto praticamente sempre. Sogno nel cassetto? Purtroppo il compound non
è compreso nel programma dei Giochi, forse in futuro lo sarà, chissà. Ma se così fosse passerebbero comunque molti anni e probabilmente non sarò più competitiva a certi livelli”.