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La Polizia ritrova gli archi rubati al Roma Archery Trophy

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Dopo la rabbia, la delusione e qualche polemica, la Polizia di Stato fa tornare il sorriso ai sei arcieri sloveni che avevano subito il furto dei loro archi e agli organizzatori della tappa italiana delle Indoor World Series Roma Archery Trophy

Aveva purtroppo fatto il giro del mondo la notizia arrivata lo scorso 15 dicembre, al termine del Roma Archery Trophy: il furgone della squadra slovena venuta a gareggiare nella Capitale era stato assaltato e svaligiato durante una sosta prima della ripartenza verso casa.

Un furto da migliaia di euro, visto che c'erano le borse con archi e accessori degli atleti sloveni Ana Umer, Den Habjan Malavasic, Gasper Strajhar, Luka Arnez, Ziga Rabnikar e Spela Fers. Il post pubblicato su facebook da Ana Umer aveva fatto il giro del web, tanto che nella tappa delle Indoor World Series di Nimes si è concretizzata la solidarietà del mondo arcieristico: gli atleti sloveni hanno infatti ricevuto in regalo materiale da aziende di tiro con l'arco, atleti e società.

Quando però la speranza di un ritrovamento degli oggetti rubati sembrava ormai svanita, è arrivata la chiamata dal Commissariato di Spinaceto. Lo scorso 6 gennaio, mentre la Befana portava i dolciumi ai bambini che si erano comportati bene, l'Assistente Capo Francesco Giolitti Nardecchia e l'assistente Antonio Dell'Orco hanno fatto il ritrovamento tanto sperato durante un controllo in un campo nomadi sito nei pressi di un centro commerciale lungo la via Pontina.
La versione ufficiale della Questura spiega che i due agenti di polizia "rinvenivano ben occultati nella boscaglia diversi trolley di grosse dimensioni con dentro degli archi professionali". 

Dopo il ritrovamento, gli agenti sono riusciti a risalire grazie ad approfondite ricerche sui social a chi effettivamente appartenessero gli archi. Così, dopo una serie di telefonate, il Commissariato di Spinaceto si è messa in contatto diretto con il Presidente del Comitato Regionale FITARCO Lazio Vittorio Polidori, membro del Comitato Organizzatore del Roma Archery Trophy e, dopo aver espletato le questioni burocratiche relative alle modalità di restituzione, lo scorso 18 gennaio è stato organizzato l'incontro presso il Commissariato di Spinaceto dove, il Vice Questore dott. Claudio Cacace, il Vice Commissario Roberto Carrone e i due agenti protagonisti del ritrovamento, hanno espletato le pratiche per il dissequestro e consegnato ufficialmente gli archi alla Federazione Italiana Tiro con l'Arco che ha portato gli archi presso gli uffici FITARCO e si è già messa in contatto con la Federazione slovena per organizzare la spedizione degli stessi e la restituzione agli atleti, che avverrà nei prossimi giorni. 

"Come Comitato Organizzatore del Roma Archery Trophy eravamo molto dispiaciuti per l'accaduto e avevamo denunciato alle forze dell'ordine quanto successo. Speravamo si riuscisse a fare qualcosa perché il furto aveva messo in cattiva luce la competizione e la città di Roma. La telefonata ricevuta dal Commissariato di Spinaceto ci ha fatto fare un vero sospiro di sollievo. Le speranze di un ritrovamento erano ormai ridottissime e invece degli agenti scrupolosi hanno compiuto il loro dovere al meglio, riuscendo a risalire attraverso non poche ricerche ai possessori degli archi.
Siamo davvero felici e li ringraziamo ancora per il loro impegno. Naturalmente nell'edizione del Roma Archery Trophy 2020 gli agenti Giolitti Nardecchia e Dell'Orco saranno nostri graditi ospiti e abbiamo già esteso l'invito al Vice Questore Cacace e al Vice Commissario Carrone che sono stati gentilissimi e professionali nel riconsegnare gli archi rubati. Sarebbe bello poterli far incontrare con gli atleti che sono stati derubati. Li aspettiamo tutti a Roma il prossimo dicembre!
". 

 

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