Le dichiarazioni di Oscar De Pellegrin, Alberto Simonelli e il C.T. Marco Pedrazzi.
Oscar De Pellegrin, atteso questa sera a Casa Italia, ha rotto il ghiaccio vincendo subito il primo match della sua sesta Paralimpiade e domani, ai quarti di finale, incontrerà il sud coreano Lee, una vecchia conoscenza…
“Di solito non guardo mai l’avversario che mi aspetta, perché è importante concentrarsi su se stessi - dice l'arciere bellunese -. Comunque, Lee lo conosco bene: mi ha battuto ai Mondiali di Torino lo scorso anno, ma mi sono rifatto vincendo alla Preolimpica di Londra pochi mesi dopo. Domani giocheremo la 'bella’ e speriamo che sia l’Italia ad andare avanti!”.
Il portabandiera azzurro è soddisfatto dell’esordio, ma, dall’alto della sua esperienza, sa bene che ogni giorno di gara è diverso dall’altro: “Mentre ero ai tiri di prova non ho avuto delle buone sensazioni, poi mi sono detto: 'sono mesi che ti prepari, è inutile pensare troppo, vai sulla linea di tiro e dai il meglio’. Così ho fatto e per fortuna ha funzionato. Nel tiro con l’arco l’aspetto mentale è fondamentale e spero di riuscire a mantenere l’equilibrio giusto anche nella sfida di domani. Non è mai facile gestire la tensione della gara e l’adrenalina che sale prima degli scontri”.
Da tenere sott’occhio anche le condizioni atmosferiche: “Nella gara di qualifica faceva molto freddo e oggi, nonostante abbia tirato sotto il sole, avevo due maglie di lana sotto la divisa da gara. Domani è prevista anche pioggia, quindi dobbiamo prepararci a tirare in condizioni proibitive. Naturalmente non è la prima volta che ci capita, quindi siamo pronti anche a questo”.
Sarà più facile farlo spinti dagli applausi del pubblico…
“È stato molto bello gareggiare ascoltando l’incitamento degli italiani in tribuna, che erano numerosi. Mi piace anche rimarcare il fatto che il Presidente Scarzella è al nostro fianco durante tutte le gare: lo ringrazio, perché è la prima volta, dopo l’accordo tra Cip e Fitarco, che abbiamo al nostro seguito in una Paralimpiade il Presidente della Federazione. La sua vicinanza aiuta a cimentare il gruppo, che sta dimostrando di essere unito e di voler arrivare fino in fondo. Anche questi piccoli dettagli servono ad un atleta per dare il meglio in gara”.
ALBERTO SIMONELLI
L’arciere delle Fiamme Azzurre è riuscito a mettere da parte il capitombolo che ha rischiato di fargli rinunciare alle Paralimpiadi e, stringendo i denti, ha superato il primo turno senza intoppi, per poi eliminare il compagno di squadra Giampaolo Cancelli che, comunque, ha bagnato la sua prima paralimpiade con ottime prestazioni.
“Dopo la gara di qualifica sono caduto ed ho sbattuto testa, schiena e spalla – racconta l’arciere bergamasco –. In ospedale mi hanno fatto le lastre e mi hanno detto che nulla era rotto. Solo una grossa contusione tra clavicola e scapola che però mi provocava un dolore fortissimo. Pensavo di dover mollare e invece grazie allo Staff Federale, alle cure di Emanuele Guerra e Maurizio Zaia, mi sono rimesso in sesto. Mi hanno fatto una fasciatura che oggi mi ha permesso di tirare.
Ho stretto i denti nel primo match, ma ora sto meglio e mi spiace di essere approdato ai quarti a scapito di Giampolo Cancelli. Stava tirando benissimo, ma questo è lo sport: a volte si vince anche contro i compagni di squadra”.
MARCO PEDRAZZI
Molto soddisfatto il C.T. Marco Pedrazzi: “Un’ottima giornata per i risultati e gli applausi che abbiamo ricevuto dal pubblico: abbiamo dato spettacolo. I nostri match sono stati tutti avvincenti e sono in 5, tutti bravissimi, ad aver avuto accesso ai quarti di finale. L’unico peccato sono stati i due match tra azzurri che non ci hanno permesso di portare altri due atleti nelle fasi successive. Altri arcieri molto quotati si sono persi per strada, questo significa che gli equilibri internazionali stanno cambiando. Noi cercheremo di essere presenti come sempre negli appuntamenti che contano”.
A fare la differenza, probabilmente, è l’affiatamento del gruppo: “C’è lo spirito di gruppo e nello sport si può vincere e perdere in molti modi. Gabriele Ferrandi, per esempio, è uno degli ultimi arrivati ed ha perso tra gli applausi, solamente allo spareggio, contro Azzolini che ha già partecipato alle Paralimpiadi. Stesso discorso per Cancelli”.
Unica incognita per i match di domani sarà il clima: “Non è facile da gestire, c’è aria fredda anche col sole. Ieri tutti hanno patito il freddo, sia in gara che durante la notte. D’altronde questo è il tipico clima britannico, nulla di nuovo…”