Nazionali

Talenti in Regione, un raduno speciale a Rovereto

images/news_2024/talenti_in_regione.jpg

Concluso al Palakosmos di Rovereto il raduno che ha visto arrivare in Trentino i giovani arcieri che più si sono messi in luce nel Progetto Talenti in Regione. Dal 23 al 27 luglio ben 14 arcieri di 14 anni sono stati selezionati dopo il lungo percorso del progetto approdato a tappe in tutta Italia per vedere da vicino i talenti dei vari territori. I tecnici della Nazionale giovanile hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici personali di queste giovani speranze dell'arco e hanno deciso di chiamare i migliori per quattro giorni di raduno a Rovereto agli ordini del Direttore Tecnico della Nazionale Giovanile Ilario Di Buò, del tecnico Mirko Bianchi e del preparatore atletico Andro Ferrari. 

Un'occasione in più di crescita sportiva, agonistica e personale per sette ragazzi e sette ragazze che hanno vissuto quattro giorni insieme all'insegna del tiro con l'arco nella splendida struttura del Palakosmos, ormai da tempo uno dei luoghi di ritrovo delle Nazionali Giovanili azzurre. Le giornate per i giovani arcieri sono state lunghe e impegnative con sveglia intorno alle 7 e subito dopo esercizi per l'attivazione fisica. Gli arcieri sono stati poi impegnati in campo per due allenamenti tecnici di durata di tre ore dalle 9 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30 per completare l'attività con l'ultima parte di giornata dedicata all'allenamento fisico. 

convocati per questo raduno sono stati: Mattia Menditto (Arcieri Castiglionesi G. L'acuto), Gabriele Protto (Arcieri Clarascum), Carlo Licordari (Arcieri Tiberini), Leonardo Arossa (Arcieri Clarascum), Thomas Cuccu (Malin Archery Team), Mattia Musico (Arcieri Di Santo Stefano), Andrea Fresi (Arcieri Galluresi), Matilde Manini (Arcieri Voghera), Giada Marengo ( Arcieri Delle Alpi), Rachele Bandierini (Malin Archery Team), Beatrice Streri (Arclub Fossano), Loreley Centore (Compagnia Arcieri Isonzo), Rebecca Pecci (Arco Club Riccione) e Elena Spitz (Trieste Archery Team), da notare che per molti di loro è stata la seconda "trasferta" di fila dopo la partecipazione nelle varie squadre Nazionali alla Coppa delle Regioni di Città della Pieve.