Come ha già fatto World Archery Europe, anche la FITARCO dà il suo sostegno alla raccolta fondi destinata agli arcieri ucraini portata avanti da Andreas Lorenz
Dopo aver dato vita a diverse iniziative in sostegno dell'Ucraina, deliberando il tesseramento gratuito per gli arcieri ucraini arrivati in Italia e dopo aver già spedito medicinali di prima necessità, la Fitarco ha deciso di sostenere l'iniziativa ideata da Andreas Lorenz, che ha avviato una raccolta fondi interamente dedicata agli arcieri della nazionale ucraina, per permettere loro di partecipare alle competizioni internazionali previste dal calendario World Archery.
A parlarne è lo stesso Andreas, ex arciere azzurro, trasferitosi in Germania dove gestisce la Beiter, una rinomata azienda che produce materiali arcieristici, oltre ad essere impegnato in prima persona nei grandi eventi internazionali, compresi i Giochi Olimpici, chiamato dalla stessa Federazione Internazionale.
La sua iniziativa di raccolta fondi ha già riscosso successo nel mondo arcieristico: in pochi giorni sono stati raccolti circa 10.000 euro e tra i donatori ci sono molti arcieri, anche famosi, come l'olimpionico australiano Simon Fairweather, oro a Sydney 2000, che ad oggi ha fatto il versamento più cospicuo da 2000 euro.
"Questo appello è rivolto a tutti gli arcieri d'Europa ma non solo - spiega Andreas Lorenz -. Naturalmente non ci rivolgiamo solo agli appassionati di questa disciplina sportiva, ma anche a tutti coloro che vogliono e possono dare un aiuto concreto. Inutile dire che dal 24 febbraio il nostro mondo è diventato un altro. La comunità del tiro con l'arco è sempre stata una famiglia e ora questa famiglia è necessaria per supportare alcuni dei nostri membri, gli arcieri ucraini. Abbiamo bisogno del supporto di tutti per aiutarli a continuare a gareggiare e vincere per aiutare in altra maniera, senza armi, il loro popolo".
L'INTERVENTO DI WORLD ARCHERY E BUBKA - La raccolta fondi serve per concludere un impegno che è già ampiamente cominciato: "Ad oggi la nazionale olimpica dell'Ucraina è già fuori dal paese, compresi gli atleti del maschile, che inizialmente erano rimasti bloccati perché impossibilitati ad espatriare a causa della guerra. Grazie a World Archery e a Sergey Bubka, il campione olimpico di salto con l'asta che è il presidente del comitato olimpico ucraino, siamo riusciti a far uscire 5 arcieri e 2 allenatori, che ora sono rifugiati all'estero con il benestare del governo. Il fine ultimo è poter far partecipare questi atleti ai maggiori eventi del calendario internazionale, come le tappe di coppa del mondo e i campionati Europei di Monaco".
Lo stesso Andreas si è prodigato in prima persona per trovare delle sistemazioni vere e proprie per gli olimpici ucraini: "In questo momento 5 arciere, 5 arcieri e 2 allenatori sono presenti a Dauchingen, sede della Beiter, con le rispettive famiglie. Nel complesso parliamo di 20 persone per le quali sono state messe a disposizione una casa dal Comune e tre appartamenti da privati. Ho sentito la necessità di dare un aiuto e mettere a disposizione di queste persone una vera casa per poter continuare a coltivare il loro talento e dimostrare il loro valore come atleti invece che al fronte".
GLI ARCIERI UCRAINI ANCHE IN ITALIA - Ma Andreas vorrebbe raggiungere un obiettivo ancor più ambizioso: "Se gli olimpici senior sono in Germania, ci sono anche 30 atleti della nazionale giovanile ucraina che in questo momento sono in Polonia. Mancherebbero gli arcieri della divisione compound e proprio per questo c'è bisogno di altri fondi per far uscire dalle zone di guerra anche loro. La raccolta fondi serve soprattutto a questo, per aiutarli in maniera diversa e dimostrare che il mondo dello sport sa mettersi in gioco in ogni circostanza. Gli atleti della nazionale compound sono 4 e abbiamo la possibilità di portarli in Polonia con il gruppo giovanile. Anche gli italiani hanno già dimostrato la loro disponibilità: la nazionale olimpica ucraina il 22 maggio sarà in gara a Venezia e poi si sposteranno al Palakosmos di Rovereto dove parteciperanno a un'altra gara il 29 e 30 maggio. Successivamente torneranno in Germania e, tra il centro arcieristico della Beiter e un campo all'aperto in un paese vicino, potranno preparare l'Europeo che si disputerà a Monaco dal 6 al 12 giugno".
DALLA CONDIVISIONE ALLA GUERRA - La riflessione di Andreas Lorenz è amara e allo stesso tempo accorata: "Se non ci aiutiamo in questo momento, quando è giusto tendere la mano a chi è in difficoltà? Quanto sta accadendo in Europa è assurdo e questa raccolta fondi l'ho portata avanti perché ho tanti amici nel mondo arcieristico con i quali, solamente un mese fa, eravamo a Lasko e stavamo festeggiando un bellissimo europeo indoor tutti insieme, ucraini, russi e bielorussi. Pochi giorni dopo dalle stesse persone mi sono arrivati video e foto dagli scantinati per i bombardamenti o di carri armati che passavano per le strade. Non possiamo restare a guardare, è giusto fare qualcosa".
Andreas ha fatto centro e giustamente la Fitarco vuole dare voce a questa iniziativa, spronando gli appassionati di questo sport a dare un aiuto.