Dopo lunga e dolorosa malattia è scomparso oggi, 1 gennaio 2010, Renato Doni, uno dei padri storici dell’arcieria italiana.
Il Presidente Federale ed il consiglio completo sono vicini alla famiglia in questo tristissimo momento.
Nato a Milano il 3 maggio 1931, da sempre uomo di sport, Renato Doni prese parte nel 1961, come socio dell'Associazione Balestrieri Arcieri di Milano, alla riunione tenutasi nell’Arena di Milano che diede vita alla stesura dello Statuto della nascente Federazione Italiana Tiro con l’Arco.
Come atleta partecipa agli Europei di Parigi nel 1962 e al Mondiale di Vasteras del 1965. Nel 1963 e 1964 è Campione Italiano a squadre.
In qualità di dirigente è Presidente della società ABA (divenuta successivamente Arcieri Grande Milano) dal 1965 al 2000.
Ricopre la carica di Consigliere Federale FITARCO dal 1964 al 1969, anno in cui viene nominato Commissario Tecnico Nazionale, incarico che mantiene fino al 1984.
È ancora Consigliere Federale nel biennio 1988-1989.
Nel 1989 viene eletto Presidente del Comitato Regionale lombardo FITARCO, carica che mantiene per due quadrienni.
Nel biennio 2000-2001 assume nuovamente la carica di Consigliere Federale.
Nel periodo in cui è Commissario Tecnico riveste anche il ruolo di Capitano di squadra ai Mondiali e agli Europei, partecipando in totale ad oltre 50 trasferte intetrnazionali. Prende parte con tali cariche ai Giochi Olimpici di Monaco '72, Montreal '76, Mosca '80 e alla Preolimpica di Los Angeles nel 1984.
In quegli anni la sua competenza si allarga anche alla specialità indoor e in modo particolare alla specialità tiro di campagna.
Nel 1971 fonda la prima scuola italiana di tiro con l’arco a Milano.
Negli anni '83 e '84 partecipa alla realizzazione della specialità Archery Biatlhon insieme a Franco Carminati.
Nel 1983 viene scelto dalla FITARCO come docente dell’Isef di Perugia e del Centro Onesti di Roma.
Nel 1985 al Congresso FITA di Seoul viene insignito della Targa d'Argento, 3° italiano a ricevere una onorifecenza della Federazione Internazionale dopo Cavalchini (bronzo nel 1967) e Gnecchi (oro nel 1981).
Partecipa alla nascita della Commissione Arbitri Nazionali di cui è docente fino all'entrata in vigore della norma di incompatibilità. Arbitra per oltre un ventennio fino al 2008.
La FITARCO gli ha dato l’incarico di organizzare gli Europei di Varese nel 1966, il Mondiale Campagna di Passariano nel 1972 e il Mondiale Targa di Punta Ala nel 1981.
Nel 1984 è incaricato dalla FITA di sviluppare ed organizzare una nuova gara da inserire nel programma olimpico: il Grand Fita Round.
Dal 2004, essendosi trasferito a Sesto Calende, è istruttore degli Arcieri Città Varese, pur rimanendo Presidente Emerito degli Arcieri Grande Milano, dopo aver organizzato per anni la famosa competizione internazionale "Torneo Ambrosiano".
Nella sua lunga carriera ha ricevuto altri premi di rilievo: l’ultimo nel corso del Congresso di Ulsan nel 2009, dove è stato insignito dell’onorificenza FITA per il contributo allo sviluppo del tiro con l’arco.