Il periodo che stiamo vivendo per l’emergenza Coronavirus è una prova difficile da superare. Per questo la Federazione, grazie allo psicologo degli azzurri Manolo Cattari, ha creato un servizio per i tecnici e gli atleti dei Gruppi Giovanili Regionali
L’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus ha imposto restrizioni importanti per tutte le persone del mondo. Da quasi due mesi i cittadini, anche in Italia, vivono in semi-isolamento con un aumento importante delle distanze sociali e contatti ridotti al minimo. Le restrizioni rischiano di creare sintomi psicologici come disturbi emotivi, depressione, stress e disturbi dell’umore, tutte problematiche già evidenziate da alcune importanti ricerche. Ognuno in questi giorni deve fare i conti con le proprie paure, che a volte si trasformano in panico, e con tanti altri problemi legati a questo stato di emergenza.
Per evitare che questa esperienza posso creare problemi importanti, la FITARCO è pronta a varare uno "sportello psicologico" gestito da Manolo Cattari, psicologo della Nazionale Senior e Giovanile, che si è messo a disposizione di ogni Comitato Regionale per svolgere un lavoro di supporto rivolto principalmente ai Gruppi Giovanili e i tecnici.
I VALORI DELLO SPORT AL CENTRO - In questo particolare momento storico appare fondamentale recuperare i valori sani dello sport, nonostante sia impossibile praticare le attività. Impegnarsi in attività, divertirsi, rispettare se stessi e l’altro, fare squadra, definire i propri obiettivi, essere onesti con se stessi e gli altri, valorizzare la propria diversità, valorizzare l’amicizia, coltivare la fiducia in se stessi e negli altri e accettare la sconfitta sono le basi di ogni sport e quindi saranno i valori che emergeranno durante l’attività dello sportello.
LE FINALITA’ DEL PROGETTO - Il lavoro avrà tante finalità: dall’immediato sostegno emotivo per i partecipanti, all’alleviamento del disagio, passando attraverso l’aiuto a riconoscere le proprie risorse, le strategie di resilienza e molto altro ancora.
Tutti, atleti, tecnici e dirigenti potrebbero avere bisogno di aiuto in questo periodo e la Federazione resterà al fianco di ciascuno con un calendario specifico di attività rivolto ai Comitati Regionali per confrontarsi in materia di psicologia dello sport.
COME SI SVOLGERA’ L’ATTIVITA’ - L’iniziativa, e quindi il lavoro da svolgere per i partecipanti, avrà una durata di due mesi e seguirà un programma ben preciso. Durante la prima settimana ci sarà una videochiamata introduttiva di circa quaranta minuti per ogni Comitato Regionale con l’obiettivo di mettere per la prima volta in relazione i membri del gruppo.
Dopo questo momento conoscitivo si passerà alla presentazione dello sportello e del lavoro bimestrale da svolgere con gli atleti che si sono interessati al servizio. Durante la seconda e la terza settimana gli arcieri procederanno con il proprio allenamento da soli mandando allo psicologo un feedback.
Al termine di queste due sessioni in “solitaria”, durante la quarta settimana sarà organizzata una nuova videochiamata per ogni gruppo in cui ci sarà un confronto tra atleti e psicologo sul lavoro svolto con particolare attenzione alle tecniche di rilassamento e in questa occasione ci sarà come ospite d’onore sarà un atleta della Nazionale azzurra. I partecipanti proporranno la proprio testimonianza e tutto il gruppo potrà partecipare attivamente.
Il cronoprogramma si ripeterà nel mese successivo, questa volta con tre settimane di allenamento da soli, con la produzione di feedback, e poi, nell’ultima settimana altro giro di videconferenze, ancora con la partecipazione di un arciere della Nazionale, con focus della “lezione” puntato sull’uso dell’allenamento svolto nella fase di pre-gara.