Il Campione Paralimpico e portbandiera azzurro spiega: “Sarebbe un grande onore poter contribuire allo sviluppo e alla crescita dello sport italiano”
L’arciere azzurro Oscar De Pellegrin ha chiuso la carriera come meglio non avrebbe potuto: Portabandiera dell’Italia ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e medaglia d’oro individuale. Una carriera agonistica costellata di successi quella dell'atleta bellunese, 50anni il prossimo maggio, sposato con Edda, con la quale ha un figlio, Marcel.
“Questi ultimi mesi della mia vita sono stati un turbinio di emozioni – dice De Pellegrin -. Dopo aver realizzato il sogno olimpico di ogni sportivo ricevendo il tricolore dal Presidente Giorgio Napolitano e portandolo a Londra, dove poi sono salito sul gradino più alto del podio, ho sentito l’esigenza di restituire al mondo dello sport quanto di buono ho ricevuto in tanti anni di attività agonistica. Così, in accordo con la mia famiglia, senza la quale non avrei raggiunto tutti i traguardi che mi ero prefissato, ho deciso di mettermi in gioco come dirigente sportivo. Penso infatti di aver maturato un’esperienza sul campo che può essere utile allo sviluppo e alla crescita dello sport italiano”.
Il tiro con l’arco, il tiro a segno e il mondo paralimpico sono gli ambienti sportivi che lo hanno accolto e accompagnato nel suo percorso: “Lo sport mi ha dato la possibilità di costruirmi una nuova vita dopo l’incidente accadutomi tanti anni fa. Vorrei che la mia esperienza personale aiuti tante altre persone ad affrontare i problemi della vita con la stessa forza che ho avuto io grazie agli insegnamenti che mi sono venuti dagli ambienti sportivi: mettersi a confronto con se stessi, socializzare e saper stare insieme agli altri, imparare a reagire dopo le sconfitte. Questi sono i messaggi positivi che solo lo sport riesce a veicolare con semplicità nella nostra società e vorrei che questi arrivino ai giovani e ai tanti disabili che non hanno ancora trovato il coraggio di uscire di casa e praticare uno sport”.
Oscar De Pellegrin è stato eletto lo scorso dicembre nel Consiglio Federale della Federazione Italiana Tiro con l’Arco e, dopo aver ricevuto proposte e richieste, anche dal mondo della politica, ha deciso di candidarsi per entrare nella Giunta CONI come rappresentante degli atleti. Due i posti e quattro i candidati: oltre ad Oscar, in rappresentanza della Fitarco e del Comitato Paralimpico, anche Fiona May (Federazione Atletica), Alessandra Sensini (Federazione Vela) e Paolo Vaccari (Federazione Rugby).
“Ho già ringraziato in più occasioni il Presidente Mario Scarzella e il Presidente del Cip Luca Pancalli per avermi subito appoggiato nell’intraprendere questa nuova strada. L’Assemblea della Fitarco mi ha concesso l’onore di eleggermi e di entrare nel Consiglio di Presidenza. Mi sono posto l’obiettivo di superare ogni distinzione tra l’attività paralimpica e quella olimpica. Il tiro con l’arco è la disciplina sportiva che più di tutte riesce ad abbattere barriere e differenze. Abbiamo fatto importanti passi avanti negli ultimi anni riportando l’attività arcieristica per disabili sotto l’egida Fitarco. Molto altro ancora si potrebbe fare e per questo motivo ho deciso di candidarmi per la Giunta del CONI come rappresentante degli atleti. Spero di meritare la fiducia del mondo dello sport e sono pronto a dare il mio contributo affinché questo sia sempre più inclusivo, dia nuove opportunità ai giovani facendoli crescere come uomini prima ancora che come atleti”.
Gli obiettivi che si prefigge Oscar De Pellegrin sono chiari e devono essere il frutto di un lavoro di squadra: “La mia volontà è quella di raggiungere quattro obiettivi fondamentali che, lo sport me lo ha insegnato, saranno raggiungibili solamente se condivisi e se ci sarà una squadra affiatata per portarli avanti. Sono convinto infatti che il gioco di squadra non sia fondamentale solo sui campi di gara, ma anche in ambito dirigenziale.
1- Bisogna puntare sulla promozione nel mondo dei giovani per farli esprimere attraverso lo sport. L’attività sportiva è un mezzo fantastico per esprimersi, che sia l’alto livello o quello di base non importa.
2- Valorizzare al massimo la figura degli atleti, mettendo la loro esperienza al centro delle organizzazioni sportive: gli atleti di alto livello dovrebbero essere il motore delle Federazioni e del CONI, portando il loro contributo di esperienza nel valutare e risolvere le problematiche che conoscono nel dettaglio per averle vissute sul campo.
3- Aiutare gli ex atleti dell’alto agonismo ad inserirsi nel mondo del lavoro, visto che non tutti hanno la fortuna di avere un Corpo Militare alle spalle.
4- Vorrei far conoscere a più persone possibile, in maniera approfondita, il movimento paralimpico, cosa che faccio da anni andando nelle scuole e raccontare la mia esperienza: per poterlo valutare ed apprezzare bisogna conoscerlo e in questa maniera avvicineremo tante altre persone all’attività sportiva”.
Le elezioni che rinnoveranno i vertici dello sport italiano sono molto vicine (martedì 19 febbraio). Un augurio sincero e parole di sostegno arrivano naturalmente da Mario Scarzella: “La scorsa estate ai Giochi di Londra ci ha fatto vivere emozioni incredibili – dice il Presidente Fitarco –. Oscar è un grande atleta, il suo palmares parla per lui, ma è soprattutto un grande uomo che, oltre ad aver messo impegno e dedizione negli allenamenti con un entusiasmo che è stato da esempio per chi era al suo fianco, ha da sempre speso la sua vita per il mondo dello sport, lavorando attivamente sul territorio e dedicando tempo ed attenzioni per migliorare le condizioni di chi, per problemi fisici o mentali, incontra giornalmente grandi difficoltà ad integrarsi nella società ”.
Oscar De Pellegrin, infatti, è stato nel quadriennio appena concluso Vicepresidente FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpico e Sperimentale) e nel 2009 ha creato, diventandone Presidente, l’ASSI Onlus (Associazione Sociale Sportiva Invalidi). Nel mondo arcieristico, oltre a far parte del Consiglio Federale, ricopre la carica di vicepresidente degli Arcieri del Piave, storica società veneta.
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